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Maratona dles Dolomites-Enel: Il grande ciclismo sotto il segno della Mutatio

Un cielo velato accoglie gli ottomila partecipanti – 8.050 per la precisione, di cui 7.422 uomini e 1.028 donne - della Maratona dles Dolomites – Enel giunta alla sua 37ª edizione. Una Maratona dedicata alla Mutatio, alle metamorfosi continue che caratterizzano il mondo contemporaneo. E se è vero che tutto cambia, è altrettanto vero che i tre percorsi che si snodano sui passi dolomitici, parte imprescindibile della storia del ciclismo, rimangono fedeli a loro stessi. Così, alla partenza di La Villa, inaugurata come sempre da Michil Costa sulla sua bici d’epoca alle 6,30 in punto, il serpente a pedali si snoda a gran velocità in direzione Campolongo. E sono proprio le parole del Presidente della Maratona a ispirare la corsa: “Oggi, è risaputo, viviamo tempi in cui tutto cambia rapidamente. Forse troppo. Ma rispetto a cosa? Alla paura e al disorientamento che questi mutamenti veloci ci creano? Non dovremmo avere paura del cambiamento, e vedere il cambiamento come minaccia solo quando l’uomo sfrutta tali cambiamenti per continuare a prevaricare sul prossimo. Le guerre in atto, i cambiamenti climatici, l’ipertecnologica stanno creando mutazioni che ancora però non ci portano a ragionare come dovremmo. Ecco, di fronte a tali mutazioni, dovremmo mutare d’animo, come sanno fare i grandi poeti”.

Nella consapevolezza che un nuovo equilibrio fra le mutazioni in atto, la natura e gli esseri viventi sia più che mai necessario, la Maratona dimostra, con le strade chiuse al traffico, come certe soluzioni siano più che mai accessibili, praticabili per non dire urgenti. La sequenza dei passi a pedali è come sempre memorabile: Campolongo, Pordoi, Sella, Gardena, Giau, Falzarego e Valparola. Oltre al percorso Maratona di 138 chilometri e 4230 metri di dislivello, c’è il percorso Medio di 106 chilometri e 3130 metri di dislivello e il Sellaronda di 55 chilometri e 1780 metri di dislivello.

Anche quest’anno la diretta televisiva realizzata da RAI 2 segue la corsa dall’inizio all’arrivo dei primi classificati del percorso lungo. Dalle 6.15 alle 12 le immagini riprendono e raccontano non solo le gesta delle migliaia di corridori disseminati lungo le strade dolomitiche ma anche lo scenario spettacolare che fa da cornice alla corsa che entra subito nel vivo. Fra gli uomini, è un gruppetto di nove corridori ad andare in fuga, e al bivio di Cernadoi, che fa da spartiacque fra il percorso medio e quello lungo, sette di loro decidono di affrontare il tracciato che caratterizza la maratona vera e propria. Sulle rampe del Giau rimangono in tre, lo spagnolo David Majo e gli italiani Giuseppe Orlando e Michele Negri. Ma è sul Falzarego che David Mayo e Giuseppe Orlando attaccano decisi per andare a disputare la volata finale che si aggiudica il cilentano Giuseppe Orlando che percorre la Maratona dles Dolomites in 4 ore e 30 minuti, mentre è Tommaso Elettrico a guadagnare la terza



posizione. “Ho giocato d’astuzia – dichiara prima di salire sul podio Giuseppe Orlando - dicendo al mio compagno di fuga che stavo benissimo, mentre in realtà non sentivo più le gambe. Così lui ha rallentato un po’ e siamo arrivati insieme al traguardo. Ho preso l’ultima curva per primo e per primo l’ho superato. Sono felicissimo e dedico questa vittoria a mio nonno, scomparso una settimana fa”.

Fra le donne, è la slovena Laura Simenc a dettare legge: sui passi del Sellaronda va in fuga e in pochi chilometri il vantaggio sulla più immediata inseguitrice, Roberta Bussone, raggiunge i cinque minuti.

Nel frattempo, arriva la pioggia a inzuppare letteralmente i ciclisti. Il maltempo però non impedisce a Laura Simenc di proseguire in solitaria la sua corsa, che va a vincere in 05:30.31,1 Seconda classificata è Roberta Bussone, mentre sul gradino più basso del podio sale Ils Van der Moeren.



Sul percorso medio il podio maschile è composto dall’austriaco Stefan Kirchmair e dagli italiani Stefano Stagni e Riccardo Zanrossi, rispettivamente al primo, secondo e terzo posto, quello femminile vede Giulia Medri al primo posto, Martina Cavallo al secondo e Rasa Rumsaite al terzo. Vincitori del Sellaronda sono Thomas Hintner, Andrea Raimondi e Patrick Seber per gli uomini e Michela Santini, Carmen Moser e Martha Maltha per le donne.

Si conclude così la 37ª edizione della Maratona dles Dolomites che ha recato sicuramente nei partecipanti piccole ma intense mutazioni positive e indimenticabili. Ma è già tempo di volgere lo sguardo alla prossima edizione, che si terrà domenica 6 luglio 2025 e che ha per tema Lüm, luce. “In questi tempi bui, in cui tenebre che sembravano sopite riemergono prepotenti e cattive, il bisogno di Lüm è più che mai impellente. E allora che sia Lüm fra gli uomini e le donne e i ciclisti di buona volontà”. Parola di Michil Costa. Arrivederci all’anno prossimo.


07/07/2024



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