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Giro d'Italia, domani la grande partenza da Torino

Se il buon giorno si vede dal mattino, questo sarà un Giro sontuoso. Proprio come lo straordinario complesso della Reggia di Venaria Reale di fronte al quale i girini inizieranno la grande cavalcata che, attraverso l’Italia, li porterà a Roma dopo tre settimane di sfide all’ultimo colpo di pedale
Patrimonio dell’umanità dal 1997, la Reggia di Venaria fu costruita a metà del XVII secolo come residenza di caccia di Carlo Emanuele II la sua ideazione fu affidata ad Amedeo di Castellamonte, che fece del centrale Salone di Diana uno snodo ideale fra il palazzo e il Parco che si estende per ben 60 ettari già insignito del titolo di Parco pubblico più bello d’Italia.
Il gruppo si avvia percorrendo dapprima la campagna a nord di Torino punteggiata da paesi e cittadine sede di aziende del Distretto delle Macchine utensili e dei robot, ripartite alla grande dopo la frenata causata dal Covid e dalle difficoltà di reperimento di materie prime. Berzano San Pietro ospita il primo Gran premio della montagna della Corsa rosa ed è allo stesso tempo il trampolino di lancio per raggiungere Castelnuovo Don Bosco, “Terra di Vini e di santi”. Un appellativo dovuto ai filari culla di Freisa e Malvasia di grande qualità e alla Basilica che celebra Don Giovanni Bosco, il santo pedagogo fondatore tra l’altro della congregazione dei Salesiani. Da una Basilica all’altra. Ormai in vista di Torino il gruppo sale sulla collina di Superga, sovrastata dalla chiesa barocca dedicata alla Vergine Maria. La sosta quassù è obbligata e non solo per riprendere fiato. Lo esige il panorama, certo, ma anche il ricordo del disastro aereo che il 4 maggio 1949 che costò la vita ai calciatori del Grande Torino.

Il circuito finale della tappa consente di passare due volte da Moncalieri dove si sosta per ammirare il suo magnifico Castello sabaudo. Ed ecco, infine, Torino, sempre più capitale del ciclismo e che per l’occasione si veste a festa. La Mole Antonelliana, il Museo Egizio, Piazza San Carlo e il Parco del Valentino sono le tradizionali calamite del visitatore. Gli appassionati devono però visitare l’installazione artistica che rende omaggio alla tappa torinese del Giro d’Italia nell’area del Motovelodromo Fausto Coppi: l’opera, realizzata dal collettivo Truly Design, è un viaggio visivo nei luoghi cittadini che saranno attraversati dalla prima tappa della Corsa Rosa. Si può ammirare fino al 5 maggio, invece, “Torino e il Giro. Tra ricostruzione e boom economico”. Si tratta di una mostra fotografica che documenta gli anni '50 e '60 della città allestita sotto i portici di via Po, lato sinistro, da piazza Castello a via Rossini. Alle immagini dell’epoca sono accostate le fotografie delle partenze e degli arrivi del Giro d'Italia a Torino dal 1947 al 1961. La mostra è realizzata a cura dell’Archivio Storico e della divisione Grandi eventi e Promozione turistica della Città di Torino, in collaborazione con RCS Sport.

Il grande favorito per la vittoria della classifica generale è Tadej Pogacar. Lo sloveno, sempre a podio nei Grandi Giri disputati in carriera, esordisce alla Corsa Rosa con grandi ambizioni dopo un inizio di stagione da sette vittorie su dieci corse disputate. Sulla carta sarà Geraint Thomas, secondo nella passata edizione, il principale rivale. Il gallese capitanerà una Ineos Grenadiers molto ambiziosa che vedrà al via da Venaria Reale anche Thymen Arensman, 6° nell'edizione passata e tra i maggiori favoriti per la Maglia Bianca. Tra i corridori che l'anno scorso hanno chiuso nella top 10 finale saranno al via anche Damiano Caruso, (4°) e Eddie Dunbar (7°). Ritornano al Giro con ambizioni di classifica Romain Bardet, secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi, Ben O'Connor, vincitore di una tappa e secondo classificato all'UAE Tour, Daniel Felipe Martinez, tre successi stagionali, Juan Pedro Lopez, vincitore del Tour of the Alps, e la Maglia Rosa dell'edizione 2014 Nairo Quintana. Tra i debuttanti più attesi, anche in ottica Maglia Bianca, figurano Cian Uijtdebroeks, 8° alla Vuelta a España 2023, e Antonio Tiberi, che si è messo in luce in questa stagione a Volta a Catalunya e Tour of the Alps, e Florian Lipowitz, recentemente 3° al Tour de Romandie. Al via per la prima volta in carriera anche il vincitore de Il Giro d'Abruzzo, e campione nazionale kazako, Alexey Lutsenko.


03/05/2024



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