SONEGO NON CE L’HA FATTA AL ROLEX MASTER DI MONTECARLO
Venerdì mattina un vento fresco soffiava sul Monte-Carlo Country Club. Dusan Lajovic, 48° mondiale, contro Lorenzo Sonego, 96° e fuori dalle qualifiche. Un quarto di finale a sorpresa. Sotto un altro vento, da est quello, molto meno piacevole, che spazzava il Campo Ranieri III.
Entrambi si erano appena aggiudicati il maggior successo della loro carriera che gli ha permesso d i fare un giro da grandi al Rolex Monte Carlo Masters. Sonego, contro Karen Khachanov nel 2° turno e Lajovic, contro Dominic Thiem il giorno prima negli ottavi. Ma i ruoli erano comunque chiaramente stabiliti: quello nei panni del favorito che non può permettersi di sbagliare per Lajovic, quello di outsider che naviga su un’onda di spensieratezza per Sonego. All’inizio della partita, il ventitreenne italiano, che ha preso la sua prima racchetta in mano solamente all’età di 11 anni, non sembrava affatto impressionato. Al contrario. La sua gioia di essere lì era evidente, colpiva allegramente ogni palla, non esitando a prendere l’iniziativa e andare a concludere i punti in rete. Si è persino procurato una palla break per condurre 4-2 ma un eccesso di avidità e di presa di rischi in cambio non l’ha premiato. Come spesso, accade, la sentenza è arrivata nel gioco successivo.
Break Lajovic mantenuto fino alla fine della manche (6-4 in 46 minuti).
E quando il serbo è andato in vantaggio rapidamente 2-0 nella seconda, la grande avventura di Sonego sembrava inesorabilmente alla fine. È bello conoscere il torinese. Dopo essersi qualificato ai quarti di finale, ci aveva comunque avvisato: “Gioco ogni partita come se fosse l’ultima della mia vita.”
Un cuore da guerriero che gli ha permesso di cancellare il suo break e tornare alla partita. O meglio, di procurarsi una palla set a 5-4 40-A. Sfortunatamente per lui, finisce per spegnersi sulla diagonale di rovescio. E come nel primo set, è stato punito da un break (decisivo) subito dopo. Dusan Lajovic conclude con una serie autoritaria di servizi, colpo dritto di attacco e volée secca.
Ed ecco Dusan Lajovic nell’ultimo quarto di un Masters 1000 per la prima volta nella sua carriera: “È davvero grandioso e sorprendente allo stesso tempo. Ero malato all’inizio della settimana e pochi giorni dopo gioco il mio miglior tennis e sono in semifinale. Contro Lorenzo, ho dovuto concentrarmi su ogni punto. Abbiamo combattuto contro il vento, il livello era fluttuante. Ma sono felice di aver vinto in due set.”
19/04/2019
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