l’analisi dell'l’ultima sfida delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series. Italia-All Blacks
Allo Juventus Stadium di Torino si disputa l’ultima sfida delle Vittoria Assicurazioni Autumn Nations Series. Italia-All Blacks sarà la partita delle occasioni: da una parte c’è Manuel Zuliani, 26 caps in maglia azzurra ma solo 6 di questi da titolare. Spesso decisivo dalla panchina, il flanker del Benetton ha una grande opportunità di farsi valere dall’inizio, dopo aver giocato – di fatto – tutta la partita con la Georgia, essendo subentrato dopo 2 minuti all’infortunato Lamaro. Il compito sarà arduo: non far rimpiangere il capitano azzurro. Dall’altra parte c’è Anton Lienert-Brown: 29 anni e grandissima esperienza internazionale con 83 presenze, ma solo in 42 casi è partito titolare. Da sempre “riserva” di lusso, il centro neozelandese è sempre stato in lista gara in questa stagione, a partire dai test di luglio, ma solo 2 volte è partito titolare: questa sarà la terza. Entrambi sono quindi due elementi fondamentali delle loro formazioni, ma spesso sono partiti dalla panchina e hanno una grande occasione. Italia-All Blacks sarà anche l’ultima partita in maglia nera di Sam Cane e TJ Perenara.
Il ritorno di Capuozzo
A proposito di occasioni, Gonzalo Quesada recupera Ange Capuozzo dopo il colpo alla testa che lo ha tenuto fuori contro la Georgia e che gli ha fatto disputare solo 7 minuti con l’Argentina. Il suo ritorno, nella partita più difficile, sarà fondamentale soprattutto per aiutare l’Italia a rendersi più pericolosa in attacco. Gli All Blacks di Robertson stanno sviluppando uno stile di gioco molto preciso: calciare verso la profondità per poter innescare una lunga battaglia al piede e poi attaccare da qualsiasi posizione. Di conseguenza, è presumibile che gli Azzurri non abbiano tantissimi possessi a disposizione, e quindi sarà importante sfruttarli tutti. Fondamentale in questo senso anche il dinamismo di Ross Vintcent – tra i migliori con la Georgia – e la capacità di Ioane e Trulla di attaccare gli spazi. Italia e All Blacks in questo aspetto sono simili: infatti, statistiche alla mano, sono le due squadre che tengono di più il pallone in attacco. La scorsa settimana sono state le formazioni che hanno avuto più possessi con oltre 10 passaggi: 8 per gli Azzurri e 11 per i neozelandesi.
Le scelte di Quesada e Robertson
Rispetto al match con la Georgia, Gonzalo Quesada opera 6 cambi. Uno obbligato – Zuliani per Lamaro – mentre Capuozzo rileva la posizione di Gallagher, Page-Relo torna dall’inizio al posto di Alessandro Garbisi così come Ruzza prende il posto di Niccolò Cannone, mentre viene confermato Dino Lamb. Davanti tocca a Riccioni al posto di Ferrari e a Lucchesi al posto di Nicotera, confermato Danilo Fischetti. Dall’altra parte Scott Robertson è stato molto chiaro: “Abbiamo grande rispetto dell’Italia, per questo abbiamo scelto la miglior formazione possibile”. Infatti, dei 5 cambi operati 3 sono obbligati (De Groot per Williams, Lienert-Brown per Jordie Barrett e Cane per Finau) e 2 sono scelte tecniche, con l’elettrico Tele’a preferito al più fisico Sevu Reece e Tuipulotu che dopo delle ottime prove da subentrato ha una bella occasione al posto di Tupou Vaa’i.
Le fasi statiche
Nella sconfitta contro la Francia ma mischia degli All Blacks ha funzionato a fasi alterne, ma ha anche dovuto affrontare un pacchetto pesantissimo (957 kg) come quello schierato dai Bleus. Fischetti e Riccioni saranno quindi chiamati a un grandissimo lavoro per contrastare la spinta di De Groot e Lomax. Per quanto riguarda la rimessa laterale la soluzione scelta da Quesada con due saltatori puri in seconda linea – Ruzza e Lamb – può essere molto interessante, sia per avere palloni di qualità ogni volta che si presenterà l’opportunità di giocare in attacco, sia per provare a sporcare i possessi degli All Blacks e impedire loro di accelerare.
Le formazioni di Italia-Nuova Zelanda
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Jacopo Trulla, 13 Juan Ignacio Brex (capitano), 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Ross Vintcent, 7 Manuel Zuliani, 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb, 4 Federico Ruzza, 3 Marco Riccioni, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Alessandro Izekor, 21 Alessandro Garbisi, 22 Leonardo Marin, 23 Marco Zanon
Nuova Zelanda: 15 Will Jordan, 14 Mark Tele’a, 13 Rieko Ioane, 12 Anton Lienert-Brown, 11 Caleb Clarke, 10 Beauden Barrett, 9 Cam Roigard, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane, 6 Wallace Sititi, 5 Patrick Tuipulotu, 4 Scott Barrett (capitano), 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Asafo Aumua, 17 Ofa Tu’ungafasi, 18 Fletcher Newell, 19. Tupou Vaa’i, 20 Peter Lakai, 21 TJ Perenara, 22 David Havili, 23 Damian McKenzie
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