Sei Nazioni 2025: L’analisi delle formazioni di Italia-Francia
Italia-Francia non è mai una partita banale, e ancor prima di scendere in campo (calcio d’inizio alle 16 di domenica 23 febbraio) le formazioni ufficiali propongono già tantissimi spunti di riflessione. Gonzalo Quesada punta su Simone Gesi per sostituire Monty Ioane, puntando sulle sue grandi capacità realizzative e sui suoi ottimi miglioramenti difensivi. L’altro cambio riguarda la prima linea, con Gianmarco Lucchesi che parte dall’inizio e Nicotera pronto a subentrare. Dall’altra parte invece la Francia schiera una panchina totalmente inedita: solo il Sudafrica aveva usato il 7+1 a livello internazionale fino a questo momento. Galthié sorprende tutti con ben 7 giocatori di mischia e un solo trequarti in panchina, Maxime Lucu, che come tutti i 9 di scuola francese può fare anche il mediano di apertura.
Sfida tra fulmini
Grandissima qualità dai lati del campo, con Ange Capuozzo che si troverà davanti Bielle-Biarrey in una vera e propria sfida tra fulmini. L’azzurro può garantire maggiore copertura in fase difensiva, ma il francese potrebbe essere innescato con dei calci nella profondità da parte di Dupont e Ramos. Al momento Bielle-Biarrey è il miglior marcatore del Sei Nazioni con 4 marcature, mentre Capuozzo ha ancora bisogno di sbloccarsi. Dall’altra parte invece sfida tra emergenti, con Gesi chiamato a sostituire Ioane e Attissogbé che ha la grande opportunità di scalzare Penaud nelle gerarchie. Due giocatori particolari, ancora da testare del tutto a livello di Sei Nazioni e che per questo rendono il match ancora più interessante.
Battaglia fisica
Inevitabilmente, la formazione della Francia fa capire subito le intenzioni di Galthié: provare a logorare gli azzurri a suon di cariche per poi sfruttare gli spazi che potrebbero crearsi all’esterno con Barré, Attissogbé e Bielle-Biarrey. Dall’altra parte, però, c’è una difesa che ha dimostrato anche in 13 contro 15 contro il Galles di essere in grado di reggere anche nelle situazioni più difficili. Inoltre, dato non da poco, contro i gallesi l’Italia ha sempre vinto la collisione, sia in attacco sia in difesa: chiaramente la Francia è un gradino sopra, ma quanto fatto vedere dagli Azzurri (anche a tratti contro la Scozia) è sicuramente di buon auspicio. Inoltre, non sarà facile superare la diga difensiva costruita da Brex e Menoncello, ai quali si aggiunge un Paolo Garbisi con numeri difensivi da terza linea. A proposito di battaglia, entrambe le formazioni punteranno moltissimo sui loro numeri 8 in attacco: Lorenzo Cannone e Gregory Alldritt sono rispettivamente 4° e 5° nella classifica dei metri guadagnati, 137 a 129, a dimostrazione di quanto la loro prestazione potrebbe essere decisiva.
Mischia
Per quanto riguarda la mischia ordinata, è vero che il peso – in valore assoluto – favorisce la Francia (932 kg contro 893 kg) ma gli Azzurri nelle prime due partite sono stati sempre dominanti, con un solo calcio di punizione contro subito nel finale di Italia-Galles. In più, la squadra di Quesada recupera uno dei suoi migliori impact player, Mirco Spagnolo, che nel finale se la vedrà in mischia con Aldegheri. Certamente, gli ultimi 20 minuti si prospettano durissimi per gli Azzurri, che dovranno resistere alla “bomb squad” francese con giocatori del calibro di Romain Taofifenua, Roumat, Jegou e Jelonch pronti ad entrare tutti in una volta.
Gioco aperto e versatilità
L’Italia, per diversi motivi, non è ancora riuscita a muovere il pallone come avrebbe voluto. La pressione asfissiante della Scozia ha reso quello di Edimburgo un match offensivamente difficile, mentre contro il Galles la squadra di Quesada ha dovuto cambiare piano tattico in corsa a causa della pioggia. Le qualità degli Azzurri palla in mano, però, rimangono indiscutibili, e a queste si possono aggiungere anche quella di una versatilità che forse la squadra italiana non aveva mai avuto. Gioco al piede, battaglia aerea e pressione sui calci sono stati dei fattori fondamentali per battere il Galles, e sono tutte cose che torneranno utilissime anche con i Bleus. D’altra parte, la presenza di un secondo regista come Allan permette a Garbisi di muoversi più liberamente, anche in collaborazione con Brex che funge punto di riferimento per i trequarti: questa imprevedibilità potrebbe mettere in difficoltà una Francia che tende a lasciare qualche spazio se messa sotto pressione. E poi c’è Tommaso Menoncello in grado di fare strada palla in mano e mettere sul piede avanzante gli Azzurri. Per evitare invece che l’attacco francese prenda troppa velocità sarà importantissimo il lavoro dei fetcher azzurri: Danilo Fischetti e Gianmarco Lucchesi saranno chiamati a scavare ogni volta in cui sarà possibile, così come Manuel Zuliani dalla panchina.
Le formazioni di Italia-Francia
Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Simone Gesi, 10 Paolo Garbisi, 9 Martin Page-Relo, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (Capitano), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
A disposizione: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Ross Vintcent, 22 Alessandro Garbisi, 23 Jacopo Trulla
Francia: 15 Leo Barré, 14 Theo Attissogbe, 13 Pierre Louis Barassi, 12 Yoram Moefana, 11 Louis Bielle-Biarrey, 10 Thomas Ramos, 9 Antoine Dupont (capitano), 8 Gregory Alldritt, 7 Paul Boudehent, 6 François Cros, 5 Mickaël Guillard, 4 Thibaud Flament, 3 Uini Atonio, 2 Peato Mauvaka, 1 Jean-Baptiste Gros
A disposizione: 16 Julien Marchand, 17 Cyril Baille, 18 Dorian Aldegheri, 19 Romain Taofifenua, 20 Alexandre Roumat, 21 Oscar Jegou, 22 Anthony Jelonch, 23 Maxime Lucu
22/02/2025
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